Genitori e bambini in palestra

di CARMELA MACCIA
(Cooperazione N. 47 del 19 novembre 2019)

La maggior parte delle palestre di casa nostra è illuminata a giorno anche quando il buio è pesto. Perché? Invece di
risparmiare si chiederanno alcuni, mentre altri pensano, altrimenti dove andiamo a far ginnastica? Appunto, la
ginnastica, lo sport di massa più popolare tra i confederati. Un mondo ampissimo che tra le sue specificità annovera
pure quella tra genitore/bambino (Geba). Si tratta di corsi in cui bambini dai 3 ai 5 anni, in compagnia di un genitore, un’ora a settimana si divertono a muoversi liberamente. Ma in questa fascia d’età, hanno proprio bisogno di far ginnastica? Mirna Allegranza, responsabile dei corsi Geba in Ticino ne è convinta.
Proprio in questa fase della vita, il bambino impara a sviluppare la motricità, a concentrarsi sulla coordinazione
fisica e mentale. E sottolinea che «l’obiettivo di un corso Geba è esercitare anche le capacità cognitive del bambino. Così, il racconto di una storia durante l’esercizio ginnico rende tutto più giocoso e stimolante».
Rana, tartaruga, ippopotamo.
Quanto basta per invogliare i genitori più refrattari a iscriversi a questi corsi di ginnastica. Del resto, il movimento, insieme con un’alimentazione equilibrata, è anche un modo per prevenire il rischio di sovrappeso sin dalla prima infanzia un problema di salute pubblica che diventa sempre più centrale anche in Svizzera.
Ma torniamo da Mirna Allegranza, perché la monitrice è abilitata ad organizzare anche i corsi di ginnastica Coop
Mukihit. Alle nostre latitudini il progetto che Coop ha sviluppato con la federazione svizzera di ginnastica ha preso avvio nel 2017. Lo slogan è muoversi-impararesorridere. Ma cosa vuol dire? E in cosa è diverso da un corso Geba? «Con Coop Mukihit siamo di fronte a un programma che si sviluppa con l’ausilio degli animali», spiega la signora Allegranza. In tutto sono 12, dal camaleonte al tucano, dall’ippopotamo alla tartaruga… La lezione
è ancora più spassosa in compagnia degli animali, soprattutto perché si distinguono per carattere e capacità. «Ad esempio, se io decido di iniziare la lezione con il camaleonte, elaboro la mia storia sulle caratteristiche del sauro e su elementi come la creatività, la capacità di memorizzare forme, numeri, lettere, (colore cangiante del rettile). Oppure comparare, contare ed esercitare la motricità della bocca» spiega Mirna Allegranza. Ciò naturalmente stimola l’attenzione del bambino, che risponde concentrandosi su quanto gli viene chiesto.
Inoltre, mentre una storia con il topo invita a misurarsi con un esercizio di motricità fine, inteso come il controllo di movimenti piccoli (con le mani, con i piedi, i muscoli facciali), la rana invita a saltare, incoraggiando la motricità globale. Nel primo caso si cerca di seguire, ad esempio un labirinto, con corde, ostacoli; nel secondo, invece, si può seguire un percorso alla spalliera, alla sbarra e al suolo. Ancora, se la storia ha come protagonista l’ippopotamo, lo scopo è lavorare sul ritmo e sull’equilibrio. Con la tartaruga, invece, tocca rappresentare la forza; quindi l’esercizio ginnico si sviluppa sulla lotta, sulle giravolte. Infine, il tucano invita ad essere coraggiosi, osando un esercizio aereo che rafforza l’autostima e la percezione di equilibrio del bambino. Ovviamente è coinvolto anche l’adulto.
«In particolare, con il riccio si promuove l’attività di gruppo, niente di meglio che organizzare una staffetta», afferma la monitrice. Un corso di ginnastica genitore/bambino è sicuramente il modo migliore per favorire la crescita evolutiva del bambino, la percezione del sé e per fargli scoprire le sue attitudini, che potrebbero sfociare nella pratica di uno sport. A loro volta, i genitori capiscono quali sono le preferenze del proprio bambino. Lavoro e disciplina «Un corso Geba è il modo per insegnare al bambino a confrontarsi con le proprie caratteristiche fisiche. Il concetto Coop Mukihit viene integrato in esso, offrendo un supporto didattico valido per le monitrici e per i partecipanti. Chiaramente bisogna essere preparati, perché da subito i bambini devono percepire che la ginnastica
è gioco e divertimento, ma ci sono regole da rispettare. Mi piace molto la ricerca e la scelta dei materiali di supporto di Coop Mukihit, come il libretto Pixie, che con otto bollini dà diritto a un regalino.
E anche il tabellone con il gioco dell’oca è ben pensato. Ogni volta che i bambini lo trovano in palestra, parte una gara a come implementare l’attività ginnica», spiega Mirna Allegranza.
Ma anche il lavoro svolto da due bambini autistici, o i lacrimoni di una bambina ogni volta che finisce la lezione, ci dicono che la ginnastica genitore/bambino piace. «Così, al momento del commiato, comincio già a raccontare la storia con la quale lavoreremo nella lezione successiva», aggiunge la monitrice, e conclude «I bambini sono motivati a lavorare in palestra e conquistare gli otto bollini per ottenere il regalino Mukihit, che quest’anno comprende un sacchetto per il pranzo/palestra in PET riciclato, una borraccia, un portachiavi e la tesserina
da compilare con il nome del bambino e dell’adulto che lo accompagna. Ma bisogna conquistarli».
* Per sapere dove si svolgono i corsi Coop Mukihit,

cliccare sul link:
www.coopmukihit.ch